Cosa è un bookmaker e cosa fa: significato, ruolo, funzioni

Il termine bookmaker è entrato da tempo nell’immaginario collettivo e nell’uso corrente di tantissimi scommettitori, appassionati di gioco e non solo. Siamo certi che questa parola, talvolta abbreviata in bookie, sia stata orecchiata più volte anche da chi non è mai entrato in una sala scommesse o da chi non ha mai fatto una puntatina su una delle tante piattaforme digitali offerte dai provider. E allora prendiamo la palla al balzo e approfittiamo di questa pagina per fare un briciolo di chiarezza in più sull’argomento.

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Per capire cosa è un bookmaker non c’è modo migliore che partire dal significato proprio della parola, che in italiano corrisponde a quella di allibratore: chi registra varie tipologie di scommesse relative a competizioni sportive o extra sportive (pensate alle elezioni: sì, si scommette anche su chi le vince o le perde; oppure ai concorrenti di un reality show: è quotato anche il loro posizionamento). Ma restiamo al nostro ambito. Il bookmaker è un operatore che offre scommesse a quote fisse o variabili su eventi di natura sportiva. Questa è la definizione tecnica.

Ma cosa fa l’operatore in concreto? Qual è di preciso il suo ruolo? Rifacendoci di nuovo al termine inglese abbiamo la risposta a entrambe le domande. Il bookmaker tiene un libro o registro delle perdite e dei profitti di ogni singolo scommettitore. Le quote che offre, relative a eventi sportivi e no, sono il frutto di un’attenta analisi del mercato delle scommesse il cui obiettivo finale, va da sé , è di garantirsi la generazione di un profitto.

Parliamo insomma di un’azienda (ecco la risposta alla domanda cosa è un bookmaker). Che, in quanto tale, se da un lato punta alla crescita del proprio fatturato, dall’altro è tenuta a preservare la regolarità, la trasparenza e la stabilità del flusso di scommesse: ogni bookie che opera in Italia con licenza dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM, ex AAMS) non può sfuggire a tale obbligo (pena il ritiro della concessione), ed è tenuto a rispettarne la disciplina, vale a dire le norme che regolamentano il mercato.

Bookmaker avversario dello scommettitore?

Bisogna partire da un dato certo, che ripetiamo: si tratti di Snai, di William Hill, Bwin, Betfair, Planetwin365, Stanleybet, Unibet o di uno dei tanti altri provider riconosciuti dall’ADM, lo scopo del banco è battere lo scommettitore e fare cassa. Non dimentichiamo che i soggetti citati hanno numerosi costi, che vanno dall’affitto o acquisto delle sale fisiche al pagamento degli stipendi dei dipendenti, senza dimenticare i necessari investimenti nel marketing e in società esterne che si occupino di produrre contenuti per i loro siti e i loro blog. Quando insomma si vuol capire cosa è un bookmaker, bisogna tener conto anche dei costi che affronta.

Ebbene, detto cosa è un bookmaker dal punto di vista tecnico, lo si può vedere anche come un avversario dello scommettitore? La risposta è sì. Se infatti per un verso ci cautelano da eventuali truffe (gli operatori illegali potrebbero accogliere la scommessa, prendere i vostri soldi e non pagarla in caso di vincita), per un altro verso devono avere la meglio sul giocatore ma al tempo stesso ingolosirlo. Un gioco di equilibri non facile, anche perché la concorrenza c’è ed è agguerrita.

La bravura di un operatore rispetto al concorrente sta nel proporre un’offerta il più possibile varia e ricca di tipologie di scommessa, e magari dei servizi statistici esclusivi o che si differenzino per ricchezza e profondità di lettura da quelli altrui. Ci vogliono investimenti, appunto. E capacità di fare quelli giusti per incontrare il gusto e la richiesta dei potenziali clienti-giocatori, che altrimenti non ci penserebbe troppo prima di aprire il conto altrove.

Non si tratta insomma di offrire solo la classica giocata 1X2, ma tante altre tipologie allettanti per lo scommettitore moderno, quali per esempio il parziale finale, il multigoal o multigol, la scommessa con handicap, le doppie chance in e out, il risultato esatto, le somme gol, il primo marcatore, il primo ammonito o espulso, le scommesse antepost, le scommesse pari e dispari, e chi più ne ha più ne metta.

Accanto a questa varietà, e alla possibilità di giocare in singola, multipla o sistema, il bookie proporrà bonus di benvenuto, bonus senza deposito, rimborsi, quote maggiorate ecc. ecc. Il tutto per guadagnarsi il cliente a scapito degli altri operatori: è il principio concorrenziale che vige in qualsiasi tipo di mercato e che non fa eccezione in quello delle scommesse.

C’è il bookie che predilige il bonus senza deposito e quello che preferisce rimborsare 5 euro ogni 7 giorni per le prime 40 settimane dall’apertura del conto on line da parte del cliente. Sta a ogni giocatore capire qual è l’operatore o, perché no, gli operatori che fanno al caso suo. La decisione va presa in base alle proprie esigenze di gioco e al proprio stile di scommessa. La regola cui non bisogna mai derogare è una sola, e sempre valida: affidarsi unicamente a operatori legali e con licenza ADM.

Noi della redazione PronosticiOggi.com speriamo di aver risposto in modo esaustivo e puntuale alla domanda (cosa è un bookmaker) che ha ispirato e motivato questa pagina. Vi diamo appuntamento al prossimo contributo.

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